La mostra di Romaine Brooks a Palazzo Fortuny è la prima in Italia sull’artista che ritrasse, tra gli altri, Jean Cocteau, Paul Morand, Ida Rubinstein e Gabriele d’Annunzio. Nata a Roma nel 1874 da genitori americani, Beatrice Romaine Goddard, figura tra le più interessanti della scena artistica anni Venti, si fa conoscere per la multiforme espressività, che, nel mnodo dell’esteta Fortuny si apprezza attraverso dipinti, disegni e fotografie. Influenzata dalla pittura di Whistler e dal Simbolismo, trova il suo stile inconfondibile dei molti grigi e dei toni lunari e rosa spenti (come quello dell’autoritratto sotto).
La sua vita è quella dell’eccentrica artista americana ricca insediata nel cuore della creatività europea. Legata sentimentalmente alla scrittrice Nathalie Clifford Barney e, nello stesso tempo, alla danzatrice Ida Rubinstein – sua modella per dipinti e fotografie – Romaine Brooks ebbe anche una relazione con il Vate, immortalato in due ritratti. Dapprima influenzata dalla pittura di Whistler, trova poi lo stile inconfondibile dei molti grigi e dei toni lunari e rosa spenti. I disegni, sorta di sismografo dell’anima nella sua essenziale severità del tratto, sono specchio di un’indole tragica e solitaria, di un mondo interiore in bilico tra luce e tenebra. Un discorso a parte meritano le fotografie. Continua a leggere