Io e il mio gatto

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choupetteKarl Lagerfeld le ha dedicato un libro di autofiction (alla gatta Choupette). E naturalmente anche lei ha il suo profilo Twitter. Ma è solo la punta del crescente iceberg gattofilo. Socializzare il pet è da sempre pratica diffusa sui social network. Oggi è solo più evidente il successo che deriva da questa pratica. Sui giornali online le fotogallery con gatti più o meno eccentrici sono tra le più seguite.

Niente di nuovo anche sui Vip che si fanno ritrarre con il proprio gatto, pensiamo alle foto famose di Hemingway. Qualche tempo fa si catsscoprirono quindici sue lettere , scritte all’amico veneziano Gianfranco Ivancich che mostrano negli anni prima del suicidio gli aspetti più sentimentali della sua personalità, comprese le lacrime versate per la morte del suo gatto Uncle Willie.

Come al solito, in tempi di self(ie) è di moda l’esibizione dell’amore pour le chat con uno scatto. Ma che sia una messa in scena non dispiace poi tanto – anche quella del felino per il Vip non è detto che non lo sia. 

taylor

Taylor Swift con Olivia

ladygaga

celebrity

 

Sull’argomento è in uscita da TeNeues  il libro di Edward Quinn con  i suoi scatti di celebrità sulla Costa Azzurra nei anni Cinquanta e Sessanta, Celebrity Pets.

La gentilezza del fotografo con personaggi come Picasso, Alfred Hitchcok, Grace Kelly, Brigitte Bardot, Somerset Maugham – già addolciti dalla compaglia dei loro adorati animali domestici – certamente avrà influito sulle loro espressioni naturali, disinvolte, un po’ malinconiche.

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