«Cosa raccontava August Sander ai suoi modelli prima di fotografarli? E che parole usava per convincerli tutti ad avere uguale fiducia in lui?
Tutti guardano la macchina fotografica con la stessa espressione negli occhi. Se differenze esistono, esse sono il risultato dell’esperienza e del temperamento del modello (il prete ha avuto una vita diversa da quella del tappezziere), ma per tutti la macchina fotografica di Sander rappresenta la medesima cosa». Continua a leggere