‘Luce da nord’ di Irving Penn

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“Guedras in the Wind” (1971) – AP Photo/Christie’s, Irving Penn

«Condivido con molte persone la sensazione che vi sia nella luce naturale che entra in uno studio da nord una dolcezza e una costanza che la pongono al di là di ogni altro tipo di illuminazione. E’ una luce di tale penetrante chiarezza che anche un semplice oggetto che ne sia per caso investito assume uno splendore interno, quasi una voluttà. Questa fredda luce da nord ha una qualità che i pittori hanno sempre ammirato, e della quale i primi fotografi di studio hanno fatto uso pienamente. E’ la luce che fa cantare alcuni di quegli antichi ritratti con una intensità non superata dai fotografi venuti in seguito, nonostante questi disponessero di mezzi più sofisticati. L’illuminazione elettrica è molto vantaggiosa ma essa viene utilizzata, io credo, a spese di quella semplice chiarezza tridimensionale, quella esistenza assoluta che possiede il soggetto quando si trova davanti alla macchina fotografica in uno studio con la luce naturale da nord».

(Irving Penn, Worlds in a Small Room, 1974, in R. Valtorta, Il pensiero dei fotografi, p. 183)  Continua a leggere